"C'è chi crede in dio o nel denaro. Io credo nel cinema, nel suo potere. L'ho scoperto da ragazzino, mi ha aiutato a fuggire da una realtà in cui ero infelice. È una delle forme d'arte più alte che l'uomo ha concepito. Credo nel suo futuro."
(John Carpenter)

mercoledì 17 novembre 2010

Goldrake di nuovo in tv!

Goldrake di nuovo in tv!

E esplosa come una classica bomba la notizia del ritorno in tv di Ufo Robot Goldrake, previsto su Italia 1 alle 13.40 dal 9 gennaio (la fonte è il blog di Antonio Genna, che ha diffuso i palinsesti Mediaset di inizio 2011). Si tratta di un evento lungamente atteso, che pone fine ad anni di speculazioni, polemiche e accuse fra detentori dei diritti e appassionati.


Il fatto che la serie che, in buona sostanza, ha dato inizio all’invasione di serie animate giapponesi in Italia fosse anche quella che da più tempo mancava dai nostri teleschermi era uno di quegli assurdi paradossi tipici del nostro Paese, dove la ricerca del perché e del percome finisce sempre per distrarre dagli aspetti più sani e intelligenti della passione, ovvero la condivisione e il rispetto della memoria. In questo senso il fatto che Goldrake fosse diventata materia per pochi ha favorito la nascita di settarismi che spesso poco avevano a che vedere con la sostanza del racconto e avevano reso lo stesso lettera morta. Che ora potrà tornare invece a essere viva, per il pubblico di ieri e, magari, per quello di oggi che vorrà conoscere questo eroe metallico dal sapore vintage, mai rispolverato nemmeno per i tanti remake di classici del passato, e per questo rimasto unico.

L’operazione che dunque si va profilando è quella del recupero di una scheggia d’immaginario popolare e della sua ricontestualizzazione in uno scenario inedito o lungamente dimenticato, quello della televisione generalista nazionale (non dunque un network locale), esattamente come accadde 32 anni fa con l’allora secondo canale Rai. Naturalmente questo porta con sé una grossa incognita: quella del pubblico che Goldrake dovrà naturalmente conquistarsi, pur con il peso che la produzione si porta sul groppone, peraltro in una fascia oraria da sempre abituata agli ascolti esorbitanti di campioni come Dragon Ball, Detective Conan e One Piece. Ma queste sono speculazioni (legittime) che si dovranno fare in seguito. Intanto resta il piacere per una televisione che sembra guardare con rispetto a un prodotto dimenticato. E’ decisamente una buona notizia.
 

Collegato:

La sigla di Goldrake dal secondo canale Rai (1978)

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