"C'è chi crede in dio o nel denaro. Io credo nel cinema, nel suo potere. L'ho scoperto da ragazzino, mi ha aiutato a fuggire da una realtà in cui ero infelice. È una delle forme d'arte più alte che l'uomo ha concepito. Credo nel suo futuro."
(John Carpenter)

domenica 27 aprile 2014

Lecce 2014: Omaggio a Mario Bava

Lecce 2014: Omaggio a Mario Bava

Parte lunedì 28 aprile l'ormai consolidato e consueto Festival del Cinema Europeo, che quest'anno taglia il traguardo delle quindici edizioni. Giusto per non farsi trovare impreparati di fronte alla ricorrenza, il programma è come sempre ricco di proposte e appuntamenti, per visionare i quali vi rimando al sito ufficiale linkato in calce: la novità è che quest'anno sono coinvolto anch'io, in qualità di co-curatore dell'omaggio a Mario Bava, pensato per centrare il centenario della sua nascita.

Accanto alla proiezione di 9 pellicole del Maestro ligure è quindi previsto un incontro con alcune personalità che hanno conosciuto il regista (la figlia Elena, il produttore Fulvio Lucisano) e studiosi della sua opera (i critici Marco Giusti, Stefano Della Casa e Gabriele Acerbo, autore del bel documentario Mario Bava: Operazione paura, che sarà anche mostrato al festival). A corollario la mostra dei manifesti originali, che copre in modo praticamente integrale la sua filmografia e che farà la gioia di tutti gli amanti della cartellonistica – sapete che l'argomento mi sta a cuore, e quindi potete stare tranquilli circa la bontà del risultato. La selezione, peraltro, si rivela un piccolo orgoglio tutto pugliese, dal momento che i vari pezzi sono forniti da istituzioni regionali come la Mediateca Regionale Pugliese e la Biblioteca Provinciale di Foggia.

Un simile appuntamento, insieme all'e-book curato per le edizioni Sentieri Selvaggi, vuole costituire un piccolo punto nel lungo processo di riscoperta critica dell'opera di Bava, spesso confusa nel mare magnum delle rivalutazioni del cinema di genere italiano: la speranza è infatti quella di rimarcare come il suo fosse un cinema originale e unico nel panorama nostrano (e non solo), una figura con cui è sempre fecondo confrontarsi per le incredibili contraddizioni che porta con sé, nel senso più virtuoso del termine. Un cinema “alternativo” eppure così profondamente addentro alle dinamiche produttive dell'industria tricolore, tanto che poi le connessioni travalicano facilmente quelle del singolo lavoro dei generi per toccare gli ambiti più disparati. Avremo modo di riparlarne a Lecce: se non avete mai visto i film di Bava o se li avete sempre amati, l'appuntamento è di quelli da non perdere!